Il contributo integrativo «sostiene» le pensioni
Il Ddl. Lo Presti, approvato alla Camera, aumenta la misura dell’aliquota al 5%. Soddisfazione dalla CNPADC
Un aiuto per le pensioni, e quindi per i giovani professionisti, alle prese con il metodo di calcolo contributivo. Il “sì” della Camera al Ddl. C1524 – A, sulla modifica dell’art. 8 del Dlgs. n. 103 del 10 febbraio 1996, che concerne la misura del contributo previdenziale integrativo dovuto da chi esercita attività libero-professionale, non poteva che soddisfare quanti “tifavano” per una pensione più adeguata per i giovani.
La proposta di legge, infatti, di cui il primo firmatario è Nino Lo Presti, e il relatore Giuliano Cazzola, entrambi deputati del Pdl, parte dal presupposto che il metodo contributivo e la presenza di aliquote contributive estremamente contenute, per gli enti istituiti con il citato Dlgs. 103/96, non permettono di corrispondere trattamenti in
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