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IMPRESA

L’accomandante che gestisce ha responsabilità illimitata

Perché avvenga, è necessario che il socio compia atti di gestione aventi influenza decisiva o almeno rilevante sull’amministrazione della società

/ Francesca TOSCO

Martedì, 20 luglio 2010

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Perché si abbia violazione, da parte del socio accomandante di una sas, del divieto di immistione di cui all’art. 2320 c.c., con conseguente perdita del beneficio della responsabilità limitata, è necessario che tale socio compia atti di gestione aventi influenza decisiva o almeno rilevante sull’amministrazione della società. L’accomandante che si limiti a prestare garanzie a favore della sas o che prelevi fondi dalle casse sociali per esigenze personali non viola il predetto divieto. Egli, dunque, non assume responsabilità illimitata e solidale per le obbligazioni sociali, può essere personalmente dichiarato fallito per estensione del fallimento della società, ex art. 147 del RD 267/1942.
Lo ha stabilito, con la sentenza n. 13468 del 3 giugno 2010, la sezione prima della ...

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