Per compromettere l’indipendenza conta la «rete professionale»
Nella bozza di «Norme di comportamento», il CNDCEC esclude dalla nozione la mera ripartizione dei costi tra più professionisti
La compromissione dell’indipendenza di un professionista (e, conseguentemente, la sua ineleggibilità alla carica di sindaco o la sua decadenza) può derivare da cause molteplici.
La bozza di “Norme di comportamento del collegio sindacale di società non quotate”, resa pubblica dal CNDCEC sul proprio sito lo scorso 6 agosto, sottolinea in particolare questi distinti profili di rischio:
- quello derivante dall’interesse personale (nelle situazioni in cui il sindaco ha un interesse economico, finanziario o di altro genere nella società o in altre società del gruppo che potrebbe influenzare lo svolgimento della funzione di vigilanza e i risultati della stessa; tale interesse, quindi, deve svilupparsi non in coerenza con quelli perseguiti dalla società);
- quello derivante dall’ ...
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