Interpello: inammissibili le istanze di natura civilistica e contabile
Le istanze possono essere escluse, inoltre, se prive dell’indicazione dei valori economici e dell’eventuale beneficio fiscale che ne deriverebbe
Dopo aver tratteggiato le diverse tipologie di istanze di interpello disciplinate nell’ambito della normativa tributaria, appare opportuno focalizzare l’attenzione sulle caratteristiche delle istanze stesse. Se in linea di principio i contenuti minimali sono disciplinati dalle norme di riferimento (ad esempio dall’art. 11 della L. n. 212/2000 e dal relativo decreto ministeriale che ha dato attuazione allo strumento del diritto di interpello), deve essere segnalato come la circolare n. 32 del 2010 dell’Agenzia delle Entrate abbia ulteriormente “raffinato” questo concetto. Ciò, probabilmente, al fine di delimitare i possibili abusi correlati alla richiesta formulata all’Amministrazione finanziaria al fine di conoscere il pensiero dell’amministrazione
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