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IMPRESA

Compensazioni indebite: confiscabili i beni dei soci

Per la Cassazione, se sussistono i presupposti del concorso, non risponde solo l’amministratore

/ Maurizio MEOLI

Venerdì, 14 gennaio 2011

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In caso di utilizzo in compensazione di un credito IVA fittizio, oltre i limiti di soglia, risponde del reato di cui all’art. 10-quater del DLgs. 74/2000 non solo l’amministratore rappresentante legale della società, ma anche il socio della stessa, ove sussistano i presupposti del concorso di cui all’art. 110 c.p. Nei confronti di entrambi, inoltre, può essere disposto il sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente anche per l’intera entità del profitto accertato.
A stabilirlo è la Corte di Cassazione, nella sentenza n. 662 di ieri, 13 gennaio 2011.

All’amministratore ed al socio di una società venivano contestati i reati di cui all’art. 10-quater (indebita compensazione) e 10 (occultamento e distruzione di scritture contabili) del DLgs. 74/2000, ...

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