Abuso del diritto: il contratto di vendita di genere non esclude l’elusione
La Cassazione ha rilevato d’ufficio la natura elusiva di una cessione di materiale estratto dalle cave, da ritenersi reddito d’impresa
La Cassazione, con la sentenza n. 688 di ieri, 13 gennaio 2011, ha considerato produttivo di reddito d’impresa un contratto per il quale la proprietaria di una cava si impegnava a vendere ad una società, che svolgeva l’attività di sfruttamento di cave e miniere, il materiale lapideo ivi estratto.
Secondo il disposto dell’art. 55, comma 1, del TUIR, sono redditi d’impresa quelli che derivano dall’esercizio di imprese commerciali, ossia l’esercizio per professione abituale, ancorché non esclusiva, delle attività indicate nell’art. 2195 c.c. e delle attività agricole specificatamente individuate che eccedono i limiti stabiliti dal TUIR anche nel caso in cui non siano organizzate in forma di impresa.
Sempre la medesima norma afferma, poi, al secondo comma,
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41