La presentazione tardiva delle fatture non salva dalla bancarotta
Resta violata la «finalità attestativa» connessa all’obbligo di regolare tenuta delle scritture contabili
A fronte della mancanza del libro inventari e dei libri obbligatori in materia di lavoro, nonché in presenza di registri IVA tenuti in modo irregolare, non presenta alcun rilievo ai fini dell’esclusione della fattispecie di bancarotta fraudolenta documentale la successiva produzione di estratti conto e fatture di cui peraltro non risulti la pertinenza.
A stabilirlo è la Corte di Cassazione, con la sentenza 18 febbraio 2011 n. 6191.
La socia accomandataria di una società in accomandita semplice, in concorso con altro imputato, veniva condannata sia in primo grado che in appello per la fattispecie di cui all’art. 216 comma 1 n. 2 del RD 267/42 (bancarotta fraudolenta documentale). In base a tale disposizione, è punito con la reclusione da tre a dieci anni, se è dichiarato fallito, l’imprenditore ...
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