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PROFESSIONI

Formazione professionale continua senza uniformità

Dopo la proroga decisa dai quattro Ordini più grandi, alcuni presidenti e rappresentanti sindacali riflettono sulle criticità dell’obbligo formativo

/ Michela DAMASCO

Mercoledì, 23 marzo 2011

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Non poteva che suscitare reazioni la decisione degli Ordini di Milano, Napoli, Roma e Torino di prorogare al 31 luglio 2011 il termine entro il quale gli iscritti possono regolarizzare la propria posizione, se non hanno ancora raggiunto i 90 crediti formativi richiesti ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di formazione professionale continua relativo al triennio 2008-2010 (si veda “Formazione continua: arriva la proroga per chi non ha maturato i crediti” del 22 marzo 2011).
La “nota dolente” che sembra emergere, al di là delle singole posizioni, è che il Regolamento per gli Ordini territoriali per l’esercizio delle funzione disciplinare, approvato dal CNDCEC nella seduta del 13 ottobre 2010, assieme alle Linee guida delle sanzioni in caso di inadempimento,

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