Esdebitazione: il fallito non deve aver proposto azioni giudiziali pretestuose
Tra i comportamenti antigiuridici, anche gli atti di disposizione del proprio patrimonio che ostacolano la definizione della procedura
La presentazione di azioni giudiziali destituite di fondamento e pretestuose, proposte da parte del debitore fallito al solo scopo di ritardare lo svolgimento della procedura fallimentare, costituisce motivo ostativo alla concessione del beneficio dell’esdebitazione.
Inoltre, l’esdebitazione viene negata all’imprenditore che, consapevole dell’irreversibilità della crisi dell’impresa, compie atti di disposizione del proprio patrimonio ostacolando lo svolgimento della procedura.
È quanto stabilito dalla Corte di Cassazione nella sentenza n. 11279 di ieri.
In breve, due soggetti, dichiarati falliti quali soci di fatto di una società, avevano affittato, per un canone inadeguato, azienda e immobili di proprietà a una società appositamente costituita, prima del fallimento ...
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