Società di capitali, il dipendente può essere nominato amministratore
Il cumulo delle cariche è possibile, purché le attività svolte siano differenti e l’organo di gestione abbia natura collegiale
La mancata previsione di specifici divieti normativi consente al lavoratore subordinato della società di capitali di assumere, contestualmente, l’incarico di amministratore della medesima impresa, la quale può dedurre dal reddito d’impresa il relativo costo, nell’esercizio del sostenimento (art. 95, comma 5, del TUIR).
La presunzione in parola deve ritenersi operante, così come chiarito anche dalla giurisprudenza di legittimità, in tutti i casi in cui risultino concretamente, e congiuntamente, sussistenti due presupposti:
- lo svolgimento, da parte del dipendente, di mansioni diverse da quelle propriamente gestorie, sottoposte ad un effettivo potere di supremazia gerarchica (Cass. n. 329/2002);
- la presenza di un Consiglio di Amministrazione, legittimato ad esercitare i poteri ...
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