Il contratto simulato evita l’accertamento sintetico
Per la Regionale di Roma, non indica una reale disponibiltà economica suscettibile di valutazione a fini fiscali
L’acquisto di quote sociali dell’azienda del marito da parte della moglie non è manifestazione di capacità contributiva di quest’ultima, tale da consentire l’accertamento sintetico nei suoi confronti, se l’acquisto di quote è in realtà un contratto simulato tra i coniugi, a fronte del quale non vi è stato alcun trasferimento finanziario da un soggetto all’altro. Lo ha stabilito la C.T. Reg. di Roma, con la sentenza del 11 ottobre 2011 n. 237.
Dai fatti di causa emerge che nel 2005, con atto pubblico di cessione di quote sociali, il marito aveva ceduto alla moglie le quote della sua azienda agricola, per un controvalore in atto di oltre un milione e mezzo di euro. L’Agenzia delle Entrate accertava sinteticamente il reddito della contribuente, sulla base ...
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