Rischio penale per la determinazione fraudolenta della maggioranza societaria
Finisce in carcere l’amministratore che attesta falsamente la presenza di soci in assemblea o attribuisce ad un socio la titolarità di quote non sue
Commette il reato di “illecita influenza sull’assemblea” l’amministratore di una società che, nell’intento di non far emergere perdite di esercizio, fornisce una falsa rappresentazione della presenza della maggioranza societaria alle assemblee - facendo figurare come presente, tramite falsificazione della relativa firma sul verbale, un socio neppure convocato ovvero attestando la titolarità in capo all’unico socio presente di un numero di quote non corrispondente alla titolarità reale - così ottenendo l’approvazione del bilancio d’esercizio e la rinnovazione della carica di amministratore. È questo il principio di diritto desumibile dalla sentenza n. 555, depositata ieri dalla Corte di Cassazione.
L’amministratore di una srl (con tre socie, ...