Attenzione al CCNL per la tardività del licenziamento disciplinare
Le previsioni contrattuali collettive possono modulare il criterio di valutazione dello «spatium deliberandi» del datore di lavoro
Il datore di lavoro che intende adottare una sanzione disciplinare nei confronti di un dipendente non può rifiutare l’audizione del lavoratore, se quest’ultimo ne ha fatto richiesta contestualmente alla presentazione delle giustificazioni scritte. In tal caso, però, la valutazione della tempestività dell’irrogazione della sanzione disciplinare non ha più come momento di riferimento iniziale il termine di 5 giorni previsto dall’art. 7, comma 5, della L. 300/1970 (Statuto dei lavoratori), bensì il giorno fissato per l’audizione per illustrare verbalmente le sue giustificazioni.
Questo è quanto ribadito dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 5116 di ieri, nella quale si precisa che il periodo di tempo tra il predetto termine di 5 giorni (per poter comunicare ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41