Revisori degli Enti locali con etica e professionalità per un Paese migliore
Caro Direttore,
la L. 8 giugno 1990, n. 142, sull’ordinamento delle autonomie locali, il DLgs. 18 agosto 2000, n. 267 e il DL 13 agosto 2011, n. 138 (art. 16, comma 25) convertito, con modificazioni, dalla L. 14 settembre 2011, n. 148, sono senza dubbio un lodevole tentativo del legislatore di porre ordine e trasparenza nella Pubblica Amministrazione e Dio sa quanto bisogno ci sia alla luce delle drammatiche esperienze che stiamo vivendo.
Come in tutte le cose di questo mondo, però, non basta avere lo strumento, bisogna avere la volontà di applicarlo, saperlo usare correttamente per i fini per i quali è stato concepito, avere preparazione professionale equivalente alla importanza e delicatezza del compito affidato.
La legge, quindi, è destinata a dare i suoi frutti in tempi non brevi, allorquando i controllati si saranno resi conto di essere al servizio del cittadino e non viceversa, che i soldi che amministrano rappresentano il sacrificio del cittadino contribuente e come tali devono essere saggiamente amministrati.
Perché ciò avvenga nel più breve tempo possibile è necessario che il controllore sia cittadino esemplare sotto il profilo morale, tecnico qualificato, dotato anche di una buona dose di spirito di servizio, conscio della nobile funzione alla quale è stato proposto.
Il Revisore dei conti negli Enti locali deve intendere la propria funzione con le caratteristiche e i valori di una missione: cioè di un incarico al servizio della collettività.
Per esercitare al meglio il ruolo di garante della legalità, imparzialità e trasparenza i Revisori dei conti degli Enti locali devono essere indipendenti, autonomi e professionalmente preparati.
Mi auguro che il DM n. 23 del 15 febbraio 2012 riesca nell’intento e gli “estratti” dall’elenco nel quale possono essere inseriti, a richiesta, i soggetti iscritti al Registro dei revisori legali o, in alternativa, all’Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, garantiscano quell’impegno etico e professionale che serve al Paese.
Domenico Piccolo
Consigliere del CNDCEC delegato all’Area Non Profit
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