Verso lo sblocco della delega fiscale, possibile passaggio al CdM di oggi
La delega fiscale, ferma da oltre un mese al Quirinale, potrebbe ripartire nelle prossime ore. Secondo quanto si apprende, sarebbe in via di definizione il problema “tecnico”, così viene definito dagli addetti ai lavori, relativo alla parte penale della riforma e oggi la versione corretta potrebbe essere esaminata nuovamente in Consiglio dei Ministri. Poi ci sarebbe un nuovo passaggio al Quirinale e, nel giro di qualche giorno, già la prossima settimana, l’approdo in Parlamento, verosimilmente alla Camera.
Intanto, il tavolo di confronto tra Italia e Svizzera sulle questioni finanziarie e fiscali è partito ieri con la prima riunione, che si è svolta in “un clima molto cordiale e costruttivo”, come ha fatto sapere il Ministero dell’Economia italiano, e già il 12 giugno sulle stesse questioni si incontreranno a Roma il Premier Mario Monti e la Presidente della Confederazione Svizzera, Eveline Widmer-Schlumpf.
Sulla delega fiscale, il presidente della Commissione parlamentare per l’Anagrafe tributaria e membro della Commissione Finanze della Camera, Maurizio Leo (Pdl), ha riferito ieri che “la stanno esaminando al Quirinale. Forse c’è qualcosa da registrare. Spero che la prossima settimana sia inviata alla Camera per poterla analizzare. Viceversa è difficile completare l’iter entro l’estate per consentire al governo di emanare i decreti legislativi”. Sui possibili ritocchi indicati dal Colle, Leo indica “la parte fiscale tributaria, sulla quale forse ci saranno correzioni”.
Sulla riforma fiscale, infatti, il tempo stringe: il Governo si era dato nove mesi di tempo per l’attuazione dei decreti delegati e oltre un mese è invece già trascorso. Se oggi il testo verrà riesaminato dal CdM, si tratterà del terzo passaggio a Palazzo Chigi. L’avvio dei provvedimenti per attuare la riforma che non ha costi è atteso anche in vista di un futuro riequilibrio dei carichi fiscali. Le norme sulla lotta all’evasione e soprattutto sulla revisione delle detrazioni potrebbero infatti liberare risorse utili, in questo momento, per la ripresa del Paese. Tra le tante novità previste dalla riforma figurano la riforma del Catasto, le tasse ambientali, la stabilizzazione del 5 per mille, l’arrivo del reddito d’impresa. Restano invariate invece le cinque aliquote IRPEF e l’IRAP. (Redazione)
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