Locazioni temporanee alla prova delle cause d’innesco delle società di comodo
Occorre verificare la sussistenza delle due cause di innesco, ossia le perdite triennali e la non operatività
Proseguendo l’indagine sulle ripercussioni fiscali derivanti dalla locazione temporanea di immobili destinati alla vendita (si veda “La locazione temporanea non fa scattare il test di operatività” del 24 settembre scorso), ipotizziamo che la società immobiliare abbia volontariamente mutato la destinazione degli immobili locati, passando da beni merce a beni immobilizzati. L’imputazione degli immobili nella classe B II dell’attivo patrimoniale comporta una serie di rilievi dal punto di vista della normativa sulle società di comodo, posto che a questo punto va esaminata la sussistenza delle due cause di innesco: la non operatività e le perdite triennali.
Innanzitutto, occorre valutare se esistono cause di esclusione ex art. 30 comma 1 della L. 724/1994, che spieghino ...
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