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Per l’esenzione delle cessioni intra-Ue, la «sostanza» prevale sulla forma

La Corte di Giustizia ha ribadito che, ai fini dell’esenzione dall’IVA, la presenza dei requisiti sostanziali conta più delle mancanze formali

/ Vincenzo CRISTIANO e Manuela SODINI

Venerdì, 28 settembre 2012

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La Corte di Giustizia, con la sentenza 27 settembre 2012, procedimento C-587/10, chiarisce che il principio di non imponibilità che contraddistingue gli scambi intracomunitari enunciato dall’art. 28-quater, punto A, lettera a), primo comma, della sesta direttiva, deve essere interpretato nel senso che esso non vieta all’Amministrazione tributaria di uno Stato membro di subordinare l’“esenzione” dall’imposta di una cessione intracomunitaria alla comunicazione, da parte del fornitore, del numero d’identificazione IVA dell’acquirente. Tuttavia, se da un lato questa è la regola principale, dall’altro lato il diniego dell’esenzione non può essere opposto unicamente sulla base del fatto che il suddetto obbligo non è stato rispettato.

Qualora, ...

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