Responsabilità 231 se il reato è commesso nell’«interesse» dell’ente
Il caso affrontato dalla Cassazione evidenzia, peraltro, la necessità di un modello organizzativo da parte delle società sportive
Con la pronuncia n. 40380, depositata ieri, la Cassazione ha annullato la sentenza con cui la Corte d’Appello di Roma aveva confermato la condanna della AS. Roma Spa, ai sensi degli artt. 25-ter e 69 del DLgs. 231/2001, per il reato di false comunicazioni sociali nella redazione del bilancio di esercizio 2001/02.
La nota vicenda, che ha visto l’assoluzione in primo grado dei soggetti apicali accusati di falso in bilancio, in quanto le infedeltà riscontrate non superavano le soglie di rilevanza quantitative previste dall’art. 2621, comma 3, c.c., ha avuto prosecuzione esclusivamente con riferimento alla responsabilità ex DLgs. 231/2001.
In specie, derogando alla regola della simultaneità delle vicende processuali proprie della responsabilità amministrativa degli enti rispetto ...
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