Sostenibilità enti privati di previdenza: valutazione positiva del Ministro del Lavoro
Una risposta corretta e responsabile. Questa è la valutazione del Ministro del Lavoro Elsa Fornero, che giunge a conclusione dell’’attività di verifica di carattere straordinario avviata da parte dei Ministeri vigilanti (Lavoro – MEF – Giustizia) sulle delibere con cui gli enti di previdenza di diritto privato hanno adottato misure dirette al conseguimento degli obiettivi di sostenibilità cinquantennale. Sono stati valutati positivamente ai fini della specifica verifica in questione – si legge nel comunicato diffuso ieri – tutti i bilanci tecnici e gli interventi di riequilibrio presentati entro i termini di legge (in corso di valutazione, invece, le iniziative sopraggiunte successivamente).
Il decreto Salva Italia ha previsto, a garanzia della stabilità finanziaria delle gestioni degli Enti di previdenza di diritto privato e nel rispetto dell’autonomia loro riconosciuta dall’ordinamento, l’obbligo di adottare misure volte ad assicurare l’equilibrio tra entrate contributive e spesa per prestazioni pensionistiche secondo bilanci tecnici riferiti a un arco temporale di cinquant’anni. Il termine per l’adozione di tali misure, inizialmente fissato al 30 giugno, è stato successivamente differito al 30 settembre 2012.
La stesura dei bilanci tecnici, redatti sulla base dei parametri e nel rispetto dei criteri forniti dai Ministeri, ha stimolato l’adozione di misure di risanamento e di consolidamento delle gestioni, a fronte di esigenze di intervento già evidenziate in passato. Le misure più frequentemente adottate dagli enti per conseguire l’obiettivo della sostenibilità cinquantennale – spiega ancora il comunicato – hanno riguardato: innalzamento dei requisiti di accesso al pensionamento; elevazione delle aliquote contributive; rimodulazione delle aliquote di rendimento della pensione; adozione del sistema contributivo, ovvero del retributivo sostenibile (ovvero contributivo indiretto) con l’ampliamento della base pensionabile all’intera vita lavorativa; rideterminazione delle soglie di perequazione dei trattamenti pensionistici. Particolare attenzione è stata riservata, inoltre, alle esigenze di tutela delle nuove generazioni. In alcuni casi le iniziative si pongono in linea di continuità con percorsi di riforma già avviati, rafforzandone i contenuti e gli interventi; in altri, invece, rappresentano vere e proprie riforme di sistema.
Nel sottolineare il notevole sforzo compiuto da tutti i soggetti istituzionali coinvolti nel processo di verifica e la volontà collaborativa dei vertici degli enti coinvolti nell’assunzione delle misure di consolidamento dei conti, il Ministro del Lavoro formula l’auspicio che il percorso intrapreso, in una prospettiva di progressiva riduzione e diversificazione del rischio demografico ed economico cui i singoli enti sono soggetti possa arricchirsi mediante l’avvio di sinergie e di iniziative di condivisione tra i medesimi enti, a partire dalla realizzazione di strumenti di welfare allargato, nell’ottica di un moderno disegno di sostegno solidale. (Redazione)
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