È fringe benefit l’assegnazione non proporzionale di azioni ai dipendenti
L’Agenzia delle Entrate precisa che il maggior valore delle azioni eccedenti rispetto al conferimento è un compenso in natura
Il principio di omnicomprensività nella determinazione del reddito di lavoro dipendente vale anche quando ai dipendenti vengono assegnate azioni in misura superiore rispetto al conferimento in denaro effettuato dagli stessi.
Pertanto, il valore delle azioni eccedenti costituisce un reddito di lavoro dipendente o assimilato da assoggettare ad imposizione secondo le regole ordinarie.
Questo, in estrema sintesi, l’orientamento dell’Agenzia delle Entrate espresso con la risoluzione n. 103/2012, diramata ieri.
Nel caso sottoposto all’esame dell’Agenzia, una società per azioni, il cui capitale è suddiviso in categorie di azioni, intendeva procedere ad un aumento di capitale finalizzato all’ingresso nella compagine societaria di alcuni “managers” (così ...
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