La stabile organizzazione richiede prova formale dell’esistenza
L’agente che opera in Italia per conto di una società estera non configura stabile organizzazione anche se manca di autonomia contabile
L’agente operante in via esclusiva e abituale in Italia per conto di una società estera, con postazione di lavoro minima presso l’unico cliente (italiano), non configura una stabile organizzazione in Italia se mancano le prove a supportarne l’esistenza e, se non diversamente prescritto, manchi di autonomia contabile e di una forma di esistenza sussumibile nell’acquisizione del codice fiscale/partita IVA e, almeno, l’iscrizione al REA.
Così si è espressa la Commissione tributaria provinciale di Genova (sentenza n. 326/4/12, depositata l’8 novembre scorso).
Una società portoghese, promotrice commerciale in via esclusiva nel campo assicurativo e riassicurativo per conto di una società italiana (cliente), si avvaleva di un agente esclusivo al quale, per l’adempimento ...
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