Le falsità per «scudare» non escludono la truffa ai danni dello Stato
Le false attestazioni nella dichiarazione finalizzate al rimpatrio di denaro concorrono con la truffa aggravata in presenza di ulteriori artifici
Il reato di falsa attestazione nella dichiarazione finalizzata al rimpatrio di attività detenute all’estero alla data indicata dalla legge (art. 19 comma 2-bis del DL 350/2001) non esclude la truffa aggravata in danno dello Stato (ex art. 640 comma 2 n. 1 c.p.) quando i particolari benefici previsti dalla disciplina in materia di c.d. “scudo fiscale” siano stati conseguiti anche mediante diverse forme di artifici, idonei ad indurre in errore l’Amministrazione finanziaria, con conseguente profitto per l’autore dell’illecito e danno per l’Erario. Lo ha ribadito la Cassazione, nella sentenza 14 agosto 2013 n. 34986, richiamando quanto già affermato da Cass. 12910/2007, in un caso in cui era stata predisposta un’articolata operazione truffaldina ...
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