«Rent to buy» senza duplicazione di imposta
Il Notariato esamina le questioni poste dai contratti con i quali un immobile viene locato pattuendo la possibilità o l’obbligo di un successivo acquisto
Il regime fiscale delle operazioni con le quali un immobile viene, prima, messo nella disponibilità del contribuente e, poi, ad esso ceduto (a seguito dell’esercizio di un’opzione o mediante un meccanismo “automatico”) varia a seconda delle diverse configurazioni che l’operazione medesima (c.d. rent to buy) può assumere. Dal punto di vista delle imposte indirette, le maggiori criticità concernono le pattuizioni che consentono di imputare al prezzo della compravendita le somme corrisposte per la locazione. Tale meccanismo, infatti, può determinare duplicazioni di imposta.
Su tali aspetti si sofferma lo Studio n. 490-2013/T del Notariato.
Lo Studio comincia col constatare che l’attuale crisi del settore immobiliare ha agevolato la diffusione di operazioni ...
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