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Per l’imposta sostitutiva sui finanziamenti ci vuole l’opzione

Con la conversione del DL «Destinazione Italia» è stata confermata la norma che rende opzionale l’accesso alla sostitutiva

/ Anita MAURO

Sabato, 8 marzo 2014

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L’imposta sostitutiva sui finanziamenti a medio e lungo termine non trova più applicazione “automatica”, ma deve essere richiesta in atto. La novità, introdotta dall’art. 12 comma 4 del DL 23 dicembre 2013 n. 145 (decreto “Destinazione Italia”), convertito dalla L. 21 febbraio 2014 n. 9, può modificare l’assetto di alcuni atti di finanziamento, atteso che, in alcuni casi, potrebbe risultare conveniente non esercitare l’opzione ed applicare il regime ordinario.

L’art. 15 del DPR 601/73 dispone che i finanziamenti, stipulati in Italia da banche e istituti di credito, aventi durata superiore a 18 mesi, scontino, in luogo delle ordinarie imposte d’atto (imposta di registro, imposta di bollo, imposte ipotecaria e catastale e tasse sulle ...

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