Valido il titolo di avvocato conseguito anche se più facilmente all’estero
Per l’Avvocato generale della Corte Ue, beneficiare di una normativa più favorevole non costituisce abuso del diritto
La scelta da parte di un cittadino di acquisire il titolo di avvocato in un altro Stato membro non costituisce un abuso del diritto anche se ciò avviene per beneficiare di una normativa estera più favorevole e anche se la domanda di iscrizione all’albo viene presentata subito dopo aver ottenuto il titolo professionale all’estero.
È quanto specificato nel comunicato stampa n. 59/14 di ieri, 10 aprile 2014, della Corte di Giustizia dell’Unione europea, con riferimento alle conclusioni dell’Avvocato generale nelle cause riunite C-58/13 e C-59/13.
Il comunicato precisa che, trattandosi di circostanze irrilevanti alla luce della direttiva sul diritto di stabilimento degli avvocati, non può essere ammesso, solo sulla base di tali condizioni, il rifiuto di uno Stato membro all’ ...
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