Concordato in bianco, gestione aziendale oculata e prudente
L’impresa deve essere amministrata con trasparenza, e nei soli limiti diretti a garantire la continuità
La bozza della seconda edizione delle “Linee-guida per il finanziamento alle imprese in crisi” – pubblicata dall’Università degli Studi di Firenze, in collaborazione con Assonime e il CNDCEC – affronta, tra l’altro, un aspetto particolarmente delicato, riguardante la gestione dell’impresa nella fase successiva al deposito del ricorso per concordato preventivo “in bianco”, ovvero con riserva della presentazione – entro il termine che sarà fissato dal tribunale – del piano, della proposta e della relativa documentazione (art. 161, comma 6 del RD 267/1942).
La tematica è rilevante in quanto, per effetto della mera pubblicazione camerale della domanda “prenotativa”, il debitore si trova in una fase provvisoria, in cui è protetto da azioni esecutive ...
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