Indisponibilità dell’IVA legittima nel concordato preventivo
Per la Consulta, la norma interna sulla transigibilità della pretesa erariale non può derogare ai principi comunitari
La Corte Costituzionale, con la sentenza 225/2014 depositata nella giornata di ieri, ha dichiarato infondata la questione di legittimità, posta dal Tribunale di Verona, riguardante il disposto degli artt. 160 e 182-ter del RD 267/1942.
A questo proposito, si rammenta che la prima norma stabilisce che la proposta di concordato preventivo possa prevedere che i creditori muniti di privilegio, pegno o ipoteca non vengano soddisfatti integralmente, purché sia osservata una condizione: il piano offra a tali creditori privilegiati il pagamento in misura non inferiore a quella realizzabile, in ragione della collocazione preferenziale, sul ricavato in caso di liquidazione, avuto riguardo al valore di mercato attribuibile ai beni o diritti sui quali sussiste la causa di prelazione indicato nella relazione ...
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