«Estensione» del fallimento alla società di fatto al nodo delle partecipazioni
La Consulta non si esprime sull’art. 147 comma 5 L. fall., ma si interroga sulla possibilità per una società di capitali di partecipare ad una società di fatto
Ai sensi dell’art. 147 comma 5 del RD 267/42, “qualora dopo la dichiarazione di fallimento di un imprenditore individuale risulti che l’impresa è riferibile ad una società di cui il fallito è socio illimitatamente responsabile”, il Tribunale dichiara il fallimento della società.
Rispetto a tale formulazione normativa, il Tribunale di Bari, con ordinanza del 20 novembre 2013, ha sollevato questione di legittimità costituzionale, in riferimento agli artt. 3 e 24 Cost., nella parte in cui non consente l’estensione del fallimento, originariamente dichiarato nei confronti di una società di capitali, ad una società di fatto costituita tra la società fallita ed altri soci.
Il conflitto con l’art. 3 Cost. nascerebbe dal fatto che la norma determinerebbe una disparità ...
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