IVA e costi difficilmente deducibili se il cedente è fittizio
La Cassazione ha ribadito che, in ipotesi di operazioni soggettivamente inesistenti, il cessionario non può detrarre l’imposta assolta sulle fatture
Con la sentenza n. 11661 di ieri, la Cassazione torna a ribadire due importanti principi riguardanti la detraibilità dell’IVA e la deducibilità dei costi in ipotesi di operazioni soggettivamente inesistenti, ovvero in quelle situazioni in cui – per usare le parole dei giudici di legittimità – si verifica “una divergenza tra la realtà commerciale e la sua espressione documentale”, giacché, pur risultando i beni e i servizi effettivamente scambiati o resi, uno o entrambi i soggetti del rapporto risultano falsi (Cass. nn. 23074/2012 e 8132/2011).
Per quanto concerne la detrazione dell’IVA assolta sulle fatture di acquisto da parte del cessionario, la sentenza di ieri ha confermato che, in ipotesi di operazioni soggettivamente inesistenti, a tale cessionario (o committente) ...
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