Criteri ad hoc per la conversione delle poste in valuta estera
Secondo l’OIC 26 i crediti in valuta vanno prima adeguati al presunto valore di realizzo e quindi convertiti in euro
I crediti in valuta estera sono soggetti a due criteri di valutazione contemporaneamente. In quanto crediti, essi devono essere iscritti in bilancio al presunto valore di realizzo e, in quanto originatisi in valuta estera, devono essere adeguati in base al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell’esercizio.
È pertanto necessario individuare quale criterio di valutazione debba essere applicato per primo. A tal proposito, l’OIC 26 richiede che, in sede di redazione del bilancio, si applichi prima il criterio di valutazione ordinario relativo alla attività e, successivamente, si effettui la conversione in euro del risultato precedentemente ottenuto. Ciò significa che i crediti in valuta estera devono prima essere valutati al valore presumibile di realizzazione di cui all’art. ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41