Ribadito il carattere «residuale» del ricorso in autotutela
La Cassazione non dà nemmeno rilievo al sopravvenuto giudicato penale di assoluzione del contribuente
Il diniego di autotutela è un atto impugnabile innanzi al giudice tributario, il quale, tuttavia, non può sostituirsi all’Ufficio nell’esercizio discrezionale di quel potere di autotutela che la legge ad esso soltanto riserva. Sicché tale diniego è impugnabile soltanto per vizi propri, ed il giudice, non potendo valutare il merito della pretesa, può soltanto esprimersi circa la legittimità del rifiuto. È quanto ribadito dalla Suprema Corte, con la sentenza n. 23765 depositata ieri.
Dai fatti di causa emerge che un contribuente, dopo la definitività dell’accertamento per omessa impugnazione nei termini previsti, aveva formulato istanza di autotutela, sulla base della sua assoluzione in sede penale.
La Suprema Corte ha richiamato la sua consolidata giurisprudenza pregressa in ...
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