I costi di agenzia non integrano il presupposto impositivo IRAP
Occorre invece dimostrare che il contribuente si avvale di forme di organizzazione propria
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 24788/2015, ha deciso il giudizio relativo alla debenza dell’IRAP da parte di un noto attore, il quale, ritenendo che non sussistessero i presupposti di soggezione all’imposta aveva presentato istanza di rimborso, su cui l’Agenzia aveva opposto il proprio diniego.
La C.T. Reg. della Lombardia accoglieva l’appello del contribuente, affermando che non era corretta la tesi per cui le società di capitali, che si occupano in Italia di assistenza legale, e a cui il contribuente, che per cantare e recitare si avvaleva solo delle sue doti artistiche, si era rivolto per stipulare contratti teatrali o per investire gli ingenti guadagni, fossero assimilabili a collaboratori economicamente a carico dello stesso contribuente.
L’Agenzia ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41