Decade il sindaco che «sovraintende» ai bilanci
Indipendenza compromessa anche se la retribuzione per l’attività, continuativa e stabile, deriva da un soggetto diverso dalla società «vigilata»
Il soggetto che, quale dipendente di una società, è chiamato a sovraintendere alle attività di tenuta della contabilità e di predisposizione dei bilanci di altre società, non può poi assumere in queste ultime le funzioni di sindaco, e, se eletto, decade dall’incarico. Lo precisa la Cassazione, nell’ordinanza n. 4069 depositata ieri.
Il sindaco di una srl otteneva, nei confronti della stessa, decreto ingiuntivo per il pagamento dei compensi che gli dovevano essere riconosciuti in relazione al triennio di svolgimento della carica. Il Tribunale revocava il provvedimento ritenendo decaduto il sindaco; ma la Corte d’Appello ribaltava la decisione e condannava nuovamente la srl. Avverso tale decisione ricorreva per Cassazione la società denunciando la violazione e falsa applicazione
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