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FISCO

Niente diritti di licenza in dogana se il licenziante non controlla il produttore

Col nuovo codice doganale, però, non è necessario per la dogana dimostrare il potere di orientamento del licenziante sul produttore

/ Francesco D'ALFONSO

Lunedì, 13 giugno 2016

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L’importatore non è tenuto ad includere nel valore doganale dei beni importati i diritti di licenza corrisposti ai soggetti titolari dei marchi, se il licenziante non controlla il produttore.
Lo ha stabilito la C.T. Reg. di Milano, nella sentenza n. 123/16 dell’11 gennaio 2016. Tuttavia, a seguito delle nuove disposizioni del codice doganale, in vigore dal 1° maggio 2016, non è più necessario per la dogana dimostrare il potere di orientamento del licenziante sul produttore dei beni.

I corrispettivi o diritti di licenza costituiscono il compenso che un soggetto (licenziatario o licensee) è tenuto a pagare al titolare (licenziante o licensor) di uno o più diritti immateriali (brevetto, know how, marchio, diritto d’autore o altri diritti di proprietà industriale o intellettuale, ...

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