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LAVORO & PREVIDENZA

Lo scarso rendimento non è sempre giustificato motivo oggettivo di licenziamento

Per la Cassazione ciò è escluso quando comportamenti o fatti che hanno portato al recesso sono riferibili alla sfera volitiva del lavoratore

/ Elisa TOMBARI

Mercoledì, 23 novembre 2016

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Il recesso del datore di lavoro motivato da scarso rendimento del lavoratore esclude la possibilità di ricondurre la condotta ad un’ipotesi di licenziamento per giustificato motivo oggettivo ogniqualvolta i fatti o comportamenti su cui si fonda il licenziamento siano riconducibili alla sfera volitiva del lavoratore e determinino una violazione dei suoi doveri contrattuali.
Ciò, a prescindere dalla circostanza che il datore di lavoro faccia riferimento a ragioni attinenti all’attività d’impresa.

In proposito, la qualificazione giuridica dei motivi che fondano il licenziamento non può essere rimessa alla libera scelta del datore di lavoro, diversamente si lascerebbe a quest’ultimo la scelta di sottoporsi al rischio di una tutela meno gravosa, laddove il licenziamento intimato ...

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