Nel licenziamento collettivo reintegro per i dipendenti «discriminati»
Ai fini del riconoscimento della natura discriminatoria del licenziamento collettivo è irrilevante l’effettivo esubero del personale
La scelta dei dipendenti destinatari di un licenziamento collettivo, se operata sulla base di un criterio illegittimo e discriminatorio, può comportare la nullità del licenziamento, con conseguente riconoscimento del diritto alla reintegrazione e al pagamento di tutte le mensilità nel frattempo perse dai lavoratori illegittimamente licenziati. È questo il principio affermato dalla Cassazione nella sentenza n. 24445 depositata ieri in relazione a una vicenda che coinvolge un noto operatore telefonico e i suoi dipendenti addetti al call center e che si trascina da anni.
Un centinaio di lavoratori nel lontano 2007 erano stati oggetto di una cessione di ramo d’azienda da parte della società telefonica a favore di un operatore specializzato nel settore. Tale trasferimento era stato, però, ...
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