Siamo una categoria a rischio autoestinzione
Gentile Redazione,
vorrei rispondere al collega Salvo Micati e alla sua lettera pubblicata sul quotidiano l’8 febbraio 2017 (si veda “Contro l’evasione, inversione contabile alle operazioni tra tutti i soggetti IVA”), evidenziando come la sua proposta di estendere il reverse charge come strumento anti evasione IVA sia assolutamente condivisibile.
Il collega giustamente si chiede perché a una soluzione tanto semplice nessuno ci stia pensando per eliminare il problema di coloro che indebitamente si trattengono l’IVA incassata.
Espongo il mio personale parere in merito a tale quesito: non ci stiamo accorgendo che per eliminare le frodi IVA stanno ben pensando di eliminare noi commercialisti! Quasi come fossimo noi gli autori di tali frodi!
Mi riferisco all’operazione FATTURAZIONE ELETTRONICA che sta passando sotto il naso di noi tutti, anche se molti colleghi non ne sono ancora pienamente a conoscenza, e che addirittura sembrerebbe, da quanto appreso a un recente convegno, che sia sostenuta dai nostri vertici!
Mi permetto di dire: trattasi di FOLLIA PURA!
Un chiaro esempio di come anche nella nostra categoria vi sia quel fenomeno tipico della politica di totale scostamento tra la realtà percepita dai vertici (grandi studi e grandi professionisti) e la vera realtà di noi tutti che operiamo con difficoltà.
Lo sanno i nostri vertici quanti piccoli/medi studi vivono comunque con le assistenze contabili?
A cui magari si aggiunge come integrazione qualche consulenza specialistica, ma avendo uno zoccolo duro su cui contare (le contabilità), che peraltro creano quel legame stabile con il cliente che ci porta in qualche occasione a qualche consulenza specifica che ci permette di arrotondare le nostre sempre più misere entrate.
Il passaggio successivo già scritto sarà l’obbligatorietà, tra pochi mesi, della fatturazione elettronica tra tutti nel B2B, cui aggiungere il divieto di pagamenti e incassi per contanti e, a quel punto, le contabilità non serviranno più perché chiunque (guarda caso le BANCHE si stanno già attrezzando) potrà fornire il servizio di tenuta di contabilità elettronica a pochi euro l’anno se non addirittura gratis.
Di conseguenza arriverà l’inutilità delle dichiarazioni fiscali, visto che tutto sarà liquidato in automatico.
Chapeau all’Agenzia delle Entrate che sta tracciando il nostro triste destino senza che i nostri vertici e rappresentanti siano in grado di fermare questo scempio, anzi... addirittura sembra lo sostengano.
Ci rendiamo conto?
Il sistema sta trasformando la base del nostro lavoro in un servizio gratuito da porre per accalappiare i clienti da parte di BANCHE, ASSICURAZIONI e compagnia bella!
Che categoria!
A me per fortuna mancano solo sette esami per avere la laurea in giurisprudenza e “rigenerarmi” quale avvocato... ma che tristezza assistere a tutto questo senza che nessuno se ne renda conto!
Unico piccolo polemico sorriso mi viene pensando alla Cassa di categoria: moltissimi chiuderanno lo studio e quindi potranno chiedere il rimborso dei contributi versati.
Sarà bello vedere chi pagherà la pensione ai nostri saggi che stanno ai vertici e ci stanno portando verso tutto questo...
Nicola Castegnaro
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Verona
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Gentile lettore,
pubblichiamo la sua lettera anche se i toni sono sicuramente accesi.
Il nostro è però un quotidiano libero che vuole dare voce al maggior numero possibile di lettori.
Le sue critiche ai vertici di categoria, al momento, ci sembrano ingenerose posto che il nuovo Consiglio nazionale si deve ancora insediare.
Lei però tocca punti sensibili che meritano sicuramente di essere affrontati e che ci risultano nell’agenda del nuovo CNDCEC.
Il progresso è però come un fiume, piuttosto che affrontare l’impossibile impresa di fermarlo, converrebbe attrezzarsi al meglio per cercare di navigarlo.
Sul come farlo conveniamo che ci sia ancora un po’ da lavorare.
Michela Damasco
Direttore Eutekne.info
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