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Non vale l’alternatività IVA/registro per l’ingiunzione ottenuta dal fideiussore

Con la ris. n. 22, l’Agenzia si allinea all’orientamento giurisprudenziale più recente e ritiene applicabile l’imposta di registro proporzionale

/ REDAZIONE

Giovedì, 23 febbraio 2017

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Il decreto ingiuntivo ottenuto dal fideiussore nei confronti del debitore principale nell’ambito dell’azione di regresso, in quanto provvedimento monitorio, recante una “condanna al pagamento di somme o valori”, è soggetto a registrazione con imposta proporzionale nella misura del 3% ai sensi dell’art. 8 della Tariffa, Parte I allegata al DPR 131/86, senza applicazione del principio di alternatività IVA/registro.
È questo, in sintesi, il chiarimento che l’Agenzia delle Entrate ha fornito con la risoluzione n. 22 di ieri.

La questione della tassazione, ai fini dell’imposta di registro, dei decreti ingiuntivi ottenuti dal garante che sia stato escusso dal creditore garantito nei confronti del debitore principale, è stata affrontata spesso dalla giurisprudenza ...

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