Compensi differenti per i membri del CdA
Legittima la differenziazione a condizione che risponda al parametro della ragionevolezza e dell’adeguatezza
Assonime, nel Caso n. 6/2017, precisa che è possibile prevedere compensi differenziati per gli amministratori di spa non quotate a condizione che tale scelta sia rispettosa degli interessi dei soci e dei terzi creditori. A tal fine, l’assemblea deve decidere alla luce del criterio di ragionevolezza e adeguatezza.
La norma di riferimento in tema di compensi degli amministratori di spa è l’art. 2389 c.c., applicabile anche alle quotate. Ai sensi di tale disposizione, i compensi spettanti ai membri del CdA e del comitato esecutivo sono stabiliti all’atto della nomina o dall’assemblea. Essi possono essere costituiti in tutto o in parte da partecipazioni agli utili o dall’attribuzione del diritto di sottoscrivere a prezzo predeterminato azioni di futura emissione. La ...
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