Call center, autorizzazione esclusa per i software che monitorano gli operatori
Per l’INL, si tratta di controlli costanti e continui non giustificati dalle esigenze ex art. 4 della L. 300/70
In alcuni casi, i software utilizzati dai call center, consentendo un monitoraggio penetrante e continuo dell’attività telefonica e della produttività di ciascun operatore, comportano una compressione della libertà e della dignità dei lavoratori che non risulta giustificata dalle esigenze organizzative e produttive di cui all’art. 4 della L. 300/1970. In tali casi, non sussistono, quindi, i presupposti per ottenere l’autorizzazione dell’Ispettorato del lavoro all’utilizzo dei medesimi.
È quanto emerge dalla circolare n. 4/2017 dell’INL, relativa all’applicazione della disciplina dei controlli a distanza alle aziende esercenti attività di call center.
Tale disciplina è incentrata sul principio – su cui non ha inciso il DLgs. 151/2015 – dell’illegittimità ...
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