Sul diritto del curatore fallimentare a impugnare il sequestro valuta il giudice
Il giudizio formulato deve essere di bilanciamento dei contrapposti interessi, considerando la specialità sia delle norme fallimentari che penali
Con la sentenza n. 37439 depositata ieri, la Cassazione ritorna su una questione da lungo tempo controversa in tema di misure cautelari reali, vale a dire la legittimazione del curatore fallimentare all’impugnazione delle stesse e, più in generale, la sequestrabilità-confiscabilità dei beni attinti alla massa attiva della procedura.
Proprio per la delicatezza della materia, qui la Corte sviluppa un ampio excursus sulla genesi del contrasto giurisprudenziale, rilevando come neppure due arresti delle Sezioni Unite abbiano consentito di giungere a una soluzione condivisa.
Le Sezioni Unite erano, infatti, dapprima intervenute con la sentenza n. 29951/2004, con la quale si era affermata la legittimità del sequestro preventivo, funzionale alla confisca facoltativa, di beni provento di attività
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