Non giustificato il licenziamento del dipendente che denuncia il datore
Il licenziamento disciplinare è giustificato solo se si prova l’intento calunnioso del lavoratore
La condotta del lavoratore che denuncia all’autorità giudiziaria fatti di potenziale rilievo penale subìti dal proprio datore di lavoro non è idonea ad integrare una giusta causa o un giustificato motivo soggettivo di licenziamento, se non emerge il carattere calunnioso della denuncia e se il lavoratore si astiene da iniziative volte a dare pubblicità a quanto portato a conoscenza delle autorità competenti.
È questo il principio ribadito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 22375 depositata ieri, con cui si è pronunciata riguardo alla rilevanza disciplinare di una denuncia penale sporta da un lavoratore nei confronti del proprio datore di lavoro.
Nel caso di specie una lavoratrice era stata licenziata per giusta causa per aver sporto una denuncia querela nei confronti del legale ...
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