Dichiarazioni dei lavoratori in sede ispettiva con interessi in conflitto
Il difficile il bilanciamento tra riservatezza e diritto di difesa ha portato a orientamenti contrastanti
Quando una tematica, come l’accesso alle dichiarazioni rese dai lavoratori in sede ispettiva, coinvolge e pone in conflitto tra loro interessi costituzionalmente garantiti – quali la riservatezza dei dichiaranti e il diritto di difesa del datore di lavoro – è pressoché inevitabile che, su di essa, si formino orientamenti contrastanti.
La normativa di riferimento è rappresentata dalla L. 241/1990, la quale – qualificato il diritto di accedere agli atti amministrativi come principio generale dell’ordinamento (art. 22) – da un lato, afferma che lo stesso deve sempre essere accordato quando sia necessario per difendere i propri interessi giuridici, dall’altro, consente alle P.A. di individuare particolari atti cui l’accesso sia precluso (art. 24). In attuazione di tale disposizione, ...
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