La tutela della riservatezza non può essere lesa dai controlli difensivi
Il limite ricorre anche se la fattispecie ricade nel regime precedente al Jobs Act
Il diritto del datore di lavoro di tutelare il patrimonio aziendale con telecamere trova un limite invalicabile nella tutela della dignità e della riservatezza dei lavoratori, la cui lesione rende penalmente illecita la condotta datoriale. E ciò anche in caso di fattispecie ricadente nel regime precedente al Jobs Act, atteso che la legittimità dei c.d. controlli difensivi e l’esclusione degli stessi dalle garanzie previste in tema di controlli a distanza, affermata da una consolidata giurisprudenza, è comunque da sempre stata subordinata a precise condizioni. Lo ha ribadito la Cassazione nella sentenza n. 4564/2018, pronunciandosi su uno degli aspetti dell’art. 4 della L. 300/1970 modificati dal DLgs. 151/2015.
Tale provvedimento ha distinto tra “gli impianti audiovisivi e ...
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