Intesa tra CNDCEC e Alleanza delle cooperative italiane
Lo scorso 31 gennaio, il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili e l’Alleanza delle cooperative italiane, ente che rappresenta il 90% del mondo cooperativo, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa finalizzato alla collaborazione, in termini di ricerca e organizzazione di iniziative comuni, nell’ambito della normativa fiscale e societaria.
Lo ha reso noto il CNDCEC, con l’Informativa n. 17/2018, pubblicata ieri e firmata dal Presidente Massimo Miani, il quale sottolinea che “la continua evoluzione normativa richiede costante attenzione soprattutto nei confronti dei modelli societari, come quello cooperativo, caratterizzato da molteplici peculiarità”. In particolare, aggiunge il numero uno dei commercialisti, “le recenti riforme della disciplina del Terzo settore e dei principi contabili rendono necessaria una collaborazione costante tra i principali operatori e interpreti delle materie citate”.
In questo senso, come si legge nel protocollo d’intesa, l’Alleanza delle cooperative (che conta 43 mila imprese associate per 1,2 milioni di persone occupate, 140 miliardi di fatturato e oltre 12 milioni di soci) “riconosce la categoria dei commercialisti tra gli operatori più qualificati nell’opera di interpretazione e applicazione delle norme cooperativistiche”.
Il CNDCEC, dal canto suo, “riconosce l’opportunità di elaborare posizioni di interesse per le società cooperative consultando le principali associazioni di rappresentanza, assistenza, vigilanza e tutela del movimento cooperativo, al fine di valorizzarne il patrimonio di conoscenza e informazioni”.
Con queste premesse, i due enti si impegnano ad avviare una collaborazione per condividere studi, ricerche e modelli interpretativi della disciplina delle società cooperative; sviluppare iniziative utili per migliorare la conoscenza e la cultura degli operatori impegnati in questo settore; costituire uno o più gruppi di lavoro formati da componenti nominati da entrambi gli enti e coinvolgere le rispettive articolazioni territoriali e settoriali, attraverso convegni e seminari di approfondimento.
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