Con IVA i servizi pubblici resi da società partecipate ai Comuni
Il fatto che si tratti di un esercizio di funzioni per uno scopo di interesse generale non è rilevante per valutare se la prestazione sia a titolo oneroso
Con la sentenza pubblicata ieri (causa C-182/17, NTN), la Corte di Giustizia Ue torna a occuparsi della nozione di “ente di diritto pubblico”, contenuta nell’art. 13 della direttiva 2006/112/CE, fornendo interessanti chiarimenti interpretativi.
Nel caso analizzato dalla Corte, una srl ungherese senza scopo di lucro, detenuta al 100% da un Comune, aveva con quest’ultimo stipulato un contratto in forza del quale si impegnava, dietro compenso e attraverso l’utilizzo di beni messi a disposizione dal Comune stesso, a realizzare determinati compiti pubblici (manutenzione dei parchi, degli spazi pubblici e di altre aree verdi, etc.).
A detta srl, l’autorità fiscale ungherese contestava, in sintesi, il non aver considerato lo svolgimento delle attività derivanti dal
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