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INIZIATIVE DI CATEGORIA

Dal CNDCEC un Osservatorio sul Codice Antimafia

/ REDAZIONE

Giovedì, 1 marzo 2018

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Diffondere le buone prassi degli amministratori giudiziari e dei tribunali delle misure di prevenzione. È uno degli obiettivi del nuovo Osservatorio nazionale permanente sul Codice Antimafia, creato dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili.

Della neonata struttura, che si occuperà anche del monitoraggio sull’applicazione del Codice sul territorio nazionale, faranno parte, oltre a esperti della materia, anche i delegati della Procura generale antimafia e delle sezioni sulle misure di prevenzione delle Procure di Roma, Milano e Reggio Calabria.

Con tale iniziativa, i commercialisti hanno voluto ribadire il proprio impegno sulla legalità, concetto su cui i rappresentanti nazionali della categoria hanno posto l’accento anche durante l’incontro con il Procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero de Raho, tenutosi ieri presso la sede del CNDCEC in piazza Repubblica a Roma.

Nel corso della riunione, Cafiero de Raho ha ricordato l’importante funzione sociale svolta dai commercialisti e, allo stesso tempo, ha chiesto intransigenza nei confronti degli iscritti che dovessero risultare implicati in reati di mafia, direttamente o in qualità di consulenti del sistema economico criminale.

Un appello subito raccolto dal Presidente del CNDCEC, Massimo Miani, il quale ha voluto ricordare come il Consiglio nazionale sia “già fortemente impegnato sul fronte dell’etica, della disciplina e delle sanzioni. Una strada sulla quale certo proseguiremo con convinzione, anche se è importante sottolineare come troppo spesso i media qualifichino come commercialisti implicati in reati di vario tipo soggetti che in realtà non sono iscritti ai nostri albi”.

Nelle prossime settimane CNDCEC e Direzione nazionale antimafia sottoscriveranno un protocollo d’intesa che definirà la collaborazione tra i due enti sulla gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Tale intesa, hanno spiegato Valeria Giancola e Giuseppe Tedesco, Consiglieri nazionali delegati alla materia, “punta a stabilire tra le nostre due parti una forma di raccordo costante e certifica nei fatti la scelta di campo dei commercialisti italiani sul fronte della lotta alla criminalità”.

Nell’ambito della tematica delle misure di prevenzione e patrimoniali, hanno aggiunto i due rappresentanti nazionali, “lavoreremo alla gestione e destinazione dei beni sequestrati e confiscati, per individuare e risolvere le molteplici criticità connesse alla loro gestione”. L’obiettivo è fare in modo che si possa “accelerare il processo di utilizzazione dei beni e, ove possibile, incrementarne la redditività ai fini della successiva eventuale devoluzione all’Erario, come previsto dal codice antimafia”.

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