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Accesso nei locali a uso promiscuo anche senza i gravi indizi

Per la Cassazione, rientra nella nozione anche l’ipotesi in cui sia agevole la possibilità di comunicazione interna

/ Emilio DE SANTIS

Sabato, 14 aprile 2018

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L’esistenza dei gravi indizi di violazione delle norme tributarie deve essere manifesta solo nel caso in cui l’autorizzazione giudiziaria all’accesso abbia a riferimento l’abitazione del contribuente (o altri locali non destinati allo svolgimento dell’attività commerciale e/o professionale).
Lo afferma l’ordinanza n. 7723/2018 della Cassazione, nell’accogliere il ricorso delle Entrate, avverso la sentenza della C.T. Reg.

L’art. 52 del DPR 633/72 regolamenta gli accessi (e le ispezioni e verifiche), prevedendo ai primi due commi le diverse situazioni che disciplinano gli accessi ai locali adibiti ad attività imprenditoriale e/o professionale, ad abitazione e, infine, a uso promiscuo.
Ad esso si rifà interamente, per l’accertamento delle imposte

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