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FISCO

Con operazioni soggettivamente inesistenti a prezzo di mercato IVA detraibile

In questo caso, per la C.T. Prov. Reggio Emilia può essere riconosciuta al cessionario la buona fede

/ Alessandro BORGOGLIO

Sabato, 14 aprile 2018

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Se il prezzo delle fatture che il Fisco ritiene essere ascrivibili a operazioni soggettivamente inesistenti è allineato a quello di mercato, allora al cessionario deve essere riconosciuta la buona fede e, quindi, non può essergli precluso il suo diritto alla detrazione dell’IVA afferente a dette fatture passive.
È questo l’importante assunto desumibile dalla sentenza n. 34/2018 della C.T. Prov. di Reggio Emilia.

Occorre innanzitutto ricordare la posizione ormai consolidata della Suprema Corte in materia di detrazione dell’IVA afferente a fatture per operazioni soggettivamente inesistenti e, in particolare, l’orientamento riguardo al bilanciamento dell’onere probatorio tra Fisco e contribuente, o meglio cessionario che vuole esercitare il diritto alla detrazione dell’imposta ...

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