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INIZIATIVE DI CATEGORIA

Il 23 aprile a Bolzano l’assemblea generale dell’Ordine

/ REDAZIONE

Sabato, 21 aprile 2018

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Approvare il bilancio consuntivo dell’ente e discutere assieme la piattaforma programmatica, articolata in 12 proposte, presentata dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili nel corso degli Stati Generali della professione, tenutisi lo scorso febbraio a Roma.

Questi due i punti all’Ordine del giorno dell’assemblea generale indetta dall’ODCEC di Bolzano per il prossimo lunedì 23 aprile (ore 18), nella sala Seminario 1 del NOI Techpark (via Volta 13) del capoluogo altoatesino. All’evento sono invitati a partecipare i circa 700 commercialisti della provincia, che potranno così analizzare nello specifico, oltre ai numeri dell’ente, le proposte avanzate dal CNDCEC alla politica.

Tra queste, l’introduzione di un obbligo graduale per la fatturazione elettronica tra privati, anche se proprio due giorni fa è arrivato il via libera da parte del Consiglio Ue a procedere secondo il cronoprogramma già tracciato (dal 1° luglio cessioni di carburanti e appalti pubblici, dal 1° gennaio 2019 per tutti gli altri).

C’era poi la richiesta di istituire un’Autorità indipendente a garanzia dei contribuenti e quella di rivedere i parametri ministeriali di cui al DM 140/2012 per un’applicazione più congrua della nuova norma sull’equo compenso.

Quanto ai commercialisti, il Consiglio nazionale proponeva, tra l’altro, il riconoscimento delle specializzazioni, tema su cui esiste un dibattito ancora aperto all’interno della categoria, l’iscrizione nell’organismo dei Consulenti finanziari (a seguito del superamento di una prova valutativa) e la revisione della normativa antiriciclaggio, soprattutto per quel che concerne le sanzioni previste in caso di errori formali.

“Si tratta di dodici proposte – ha commentato il Presidente dell’ODCEC di Bolzano, Claudio Zago, in una nota stampa diffusa ieri – in grado di migliorare la nostra professione e quindi, di riflesso, le prestazioni rese ai cittadini che si rivolgono a noi. Sono richieste che la categoria sottopone al mondo della politica nella convinzione che, ora più che mai, debba dimostrare di saper ascoltare le istanze provenienti dalle parti sociali qualificate. Solo da un ascolto ragionato può derivare la costruzione di un programma che tenga concretamente conto dei contributi che i diversi attori del sistema sono pronti a fornire”.

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